Selezione di Quartine e endecasillabi soli 6. Devo essere un fiore che l’ape imbecca 11. Piango nel tuo cuore; le parole Perfette d’un bambino che ha perduto Il gioco prediletto, le parole D’un vecchio persa la compagna d’anni 16. Non hai tu voglia di dormire, sete D’un sonno tiepido? Pungente paglia Dei fienili, l’olezzo greve, fermo, Gli inquieti risvegli delle membra – – a Jackie 23. Non aveva mia madre soffici peli Per fare trecce, aveva chiara barba D’insolente neve; correva giovane Sul tempo di danza burlando occhi Con mani dolci, alto ventre d’uomo 24. Questo tabacco d’oltreoceano Triste, come biondo tramonto, mastico, E bevo la dolce birra, ondulata, Come i contadini, seduto al muro 31. Quando scalzerò la Tigna, noi Ci sposeremo, le ore più felici, I bambini più saggi, la villetta Più bella di schiere * la Lima incalza 32. Condanno ogni censura e scrivo 33. Come a lezioni di ballo chiose 39. Le mani mostrami e le decisioni 41. La morte di un giovane – suicida – Noi – ci lascia sgomenti – io non tollero Ragionamenti – di morte – analisi – Del giovane – rendetemi il dolore 42. D’incubi parlo alle mura sognanti 59. Ho una frase, una vampa, una formula – Una fatica, un grido, un fuoco – Un lampo, una danza, un anello – Un fiume, un altare, ed un calice – 78. Se di te dispero di te m’importa 84. Che rimarrà di poeti tòrti Di temerarie pietre di forzati – Di tòrti guanti al gesto di femmina – Se non libertà d’essere e poeti – 85. Farò scaramucce e guerre e drammi – 86. Come la mano dormo, stesa e morta; Parla il sonno, alla mia bocca immobile, E ride sconcezze. Come lenzuola Dormo, stese e morte, fresca bandiera 87. Tutta questa notte ella vuol dormire 94. Non ho più una madre bella Parlare è vano 95. Dio fa che ricordi quanto è visto 96. Perdona ai poeti, amore mio, Che daranno felicità nei giorni E più chiarezza; e quando rido Alle tue trovate, amore mio 98. Non farò a gara con lui, lotte Di spada nei boschi silenziosi O corse sulle foglie tintinnanti; Con te avrò guerre d’intesa 102. Quartina solo per Marta Che noia conquistarti ogni volta Nudo e vivo – t’incontro domani E ti restituirò la rosa in boccio Prosciugata – seccata e còlta a letto 105. Lontano dagli specchi in cui mi guardo E osservo i miei ritratti, scrivo Poesie dai bei capelli, le musiche Senza sputo antiche di ventenne – Con mano rossa ingobbita demente A Chiara 108. E tu guarda che occhi assiepati Ho ora, che unghie lunghe. Invece La mia memoria è scelta, e il cuore Duro, tu dimmi se sono caduto? 111. Dolenti conchiglie, pietrificati Gigli trovo sul fondo delle mie Bottiglie di vodka, dopo mille anni Nude allegre emicranie, bianche già… 112. E che gloria c'è stata in me pover'uomo? Sonno veloce, altra stanza stordita Lì dove ci si cambia, gattabuia Buona e stamberga, lucernario – Quartina contro la pena di morte