Uno stato III (sbadiglio e mi stiro) Mi sento un felino sventrato, un’immobile energia mi scuote. Il vento tace. Intorno a me stanno ignobili carcasse e animali inquieti, anelanti, e brucano. Ho nei denti il gusto della carne cruda. Il mio pasto č consistito di carne cruda macerata nel succo di limone; avvolgevo nei larghi brandelli di carne, squadrati dai coltelli – scaglie di formaggio dolciastro, salato e compatto. Alla carne cruda alternavo bocconi di pane di tanto in tanto. Una scodella di the. Ho i capelli arruffati, ho voglia di strusciarmi. Fumo tabacco incoraggiante. Commetto gesti rari, lotto con un avversario invisibile, anch’esso preda di invisibili orgasmi. E aspetto.