Che me ne frega che ่ Sabato, non lavora la Tietto? che ่ il mio compleanno? lavora a Sassari – solo sta lเ, disposta, e mi pensa, lo so che mi pensa: perch้ ่ fuori, l์ disponibile domani spettacolo, lontana, ed ่ fatta cos์, innamorata attenta a me lontano, e come ingigantita. ศ in trasferta, in viaggio, di lavoro, un cavallo nel campo – ma furba – bella – fa il teatro ai ragazzi, le favole ai bimbi, cose cullate nelle scuole – col cuore modesto e nostalgia del dialetto – la compagnia. Son senza cicche, guarda, son finite vedi – alla mia festa mi tocca uscire e farmi cambiare i soldi per l'automatica, c'ho pochi soldi e li spendo in bere per il cambio, a uscire fino al bar. C'ho il sospetto. Ecco come va a me, ma gli scrivo – le conto – le calo – le cerco – le parole le linee, inglesi esigenti, fonde, dame con l'ombrellino, sentenze con sgambetti, t'intrighi a farle t' ammazzi tremi – gliele scelgo a Chiara, ่ giusto, ่ facile. Rimane da riempire un distico, un'ala del campo – e farsi amare, dagli qualcosa. Pelle d'asino, domenica 3 marzo 2002